CERTIFICAZIONE FORESTALE SOSTENIBILE

Il COMUNE DI MOLAZZANA, dopo attenta riflessione, ha considerato che la sicurezza, il benessere e la qualità della vita di tutti, compresi i cittadini di oggi e di domani, dipendono dalla salute del Pianeta e del suo clima.  Le principali organizzazioni internazionali affermano che il cambiamento climatico in atto rappresenta una minaccia di rilevanza mondiale e che è urgente e necessario impegnarsi nell’attuare tutte le iniziative possibili per contrastarlo e mitigarne i suoi effetti negativi. I dati climatici collezionati nel più recente passato mostrano che l’Europa meridionale risulta fra le aree più vulnerabili dell’intero pianeta e che nei prossimi decenni dovrà fronteggiare impatti significativi del cambiamento climatico con conseguenze e ripercussioni di grande rilievo sul fronte ecologico e socio-economico. Le foreste, assorbendo e stoccando il biossido di carbonio, se gestite in modo climaticamente intelligente, possono dare un contributo determinante nel mitigare i mutamenti del clima, e conseguentemente i sui effetti negativi, sequestrando efficacemente biossido di carbonio dall’atmosfera e stoccandolo nel legno e nel suolo. A causa dell’aumento delle temperature massime stagionali e medie annuali, dell’alterazione delle precipitazioni e di eventi meteorologici estremi sempre più frequenti, il cambiamento climatico del pianeta sta già avendo un impatto negativo evidente sulle foreste europee, in generale, e su quelle dell’Appennino, in particolare. In questo scenario di estrema vulnerabilità sia dei sistemi naturali che di quelli umani, è richiesta la presa di coscienza del problema, l’assunzione di responsabilità nonché la cooperazione tra enti gestori e proprietari di soprassuoli forestali nell’attuazione di politiche ed azioni concrete di mitigazione, contrasto e adattamento al cambiamento climatico.

Per questo l’Ente Comunale riconosce che le foreste gestite secondo responsabilità e rigorosi criteri di sostenibilità sono in grado di fornire al genere umano e alle nostre popolazioni una pluralità di servizi ecosistemici, ossia benefici materiali e immateriali quali supporto alla vita, approvvigionamento, regolazione e cultura. Garantire un buon stato di salute agli ecosistemi forestali permette di aumentarne la resilienza e la resistenza al cambiamento climatico in atto e quindi anche alla qualità della nostra vita.

L’amministrazione ha ottenuto LA CERTIFICAZIONE DI GESTIONE FORESTALE SOSTENIBILE E RESPONSABILE E RICONOSCIMENTO DELL’IMPATTO DELLA GESTIONE FORESTALE SUI SERVIZI ECOSISTEMICI aderendo al GRUPPO DENOMINATO “APPENNINO TOSCO-EMILIANO”

DOCUMENTO DI POLITICA DI GESTIONE FORESTALE

Il COMUNE DI MOLAZZANA fa proprio il principio della gestione sostenibile delle foreste, che sancisce l’impegno di soddisfare i bisogni della generazione attuale senza compromettere quelli delle generazioni future, garantendo la perpetuità di tutti i valori del bosco.

Per quanto riguarda le proprie attività di gestione forestale, il COMUNE DI MOLAZZANA nel fare proprio il principio della gestione sostenibile delle foreste, che sancisce l’impegno di soddisfare i bisogni della generazione attuale senza compromettere quelli delle generazioni future, garantendo la perpetuità di tutti i valori del bosco, si impegna a:
● garantire la perpetuità delle cenosi forestali;
● assicurare la crescita reale effettiva dei propri popolamenti forestali attuando un prelievo di massa legnosa coerente all’accrescimento, anche al fine di garantire il mantenimento o il raggiungimento di livelli di massa legnosa ottimali, contribuendo così positivamente anche al ciclo globale del carbonio;
● adattare le foreste al cambiamento climatico.

Valutato che, in uno scenario generale di estrema vulnerabilità sia dei sistemi naturali che di quelli umani, è richiesta la presa di coscienza del problema della corretta gestione del patrimonio forestale, l’assunzione di responsabilità nonché la cooperazione tra enti gestori e proprietari di soprassuoli forestali nell’attuazione di politiche ed azioni concrete di mitigazione, contrasto e adattamento al cambiamento climatico, il Gruppo ha individuato i seguenti dieci principi guida:
1) maggior rewilding nelle riserve naturali e nelle proprietà demaniali, quindi più foreste vetuste o più vetustà per i boschi maturi allo scopo di contribuire a conservare la biodiversità ed a aumentare la resilienza e la resistenza al cambiamento climatico;
2) più associazionismo, ovvero più accorpamento delle proprietà e delle gestioni, in forme consortili, usi civici, associazionismo fondiario e accordi di foresta, in modo da poter operare con superfici e quantità adeguate che consentano più economicità, efficienza e innovazione;
3) maggiore naturalità nella struttura delle foreste dei beni di uso civico e dei consorzi gestite attraverso piani di assestamento, al fine di differenziare il patrimonio e il paesaggio e poter disporre di legname più adatto per usi più nobili, conservativi e a maggior valore aggiunto in termini di reddito e di lavoro;
4) migliore qualità nel governo a ceduo anche attraverso l’introduzione di pianificazione e gestione degli interventi con tecniche operative innovative, al fine di mitigare gli effetti del cambiamento climatico, ridurre la dispersione di CO₂ dal suolo e migliorare le capacità di ricrescita;
5) più certificazione di gestione responsabile e sostenibile per far crescere la cultura d’impresa del bosco, responsabilità e qualità della gestione e partecipazione trasparente a tutte le filiere di utilizzo;
6) maggiore diversificazione negli usi del legno prelevato affiancando progressivamente all’uso della legna da ardere la destinazione di una parte dei tagli a usi più nobili e più ricchi di valore aggiunto;
7) più formazione tecnica e professionale per alzare la qualità imprenditoriale, tecnica, professionale di tutti gli operatori del bosco, in quanto addetti a beni e servizi di valore comune;
8) più ricerca per indagare e monitorare gli effetti dei cambiamenti climatici, favorire la conservazione della biodiversità e le attività di conservazione attiva.
9) maggiori risorse pubbliche (e meglio destinate) per remunerare i servizi ecosistemici erogati dalle foreste, i maggiori costi delle gestioni più attente e conservative o eventuali rinunce volontarie alle utilizzazioni da parte di privati, ricordando l’articolo 41 della Costituzione sull’obbligo di indennizzo alla proprietà privata per le limitazioni di interesse generale;
10) più governance creando tavoli pubblico-privati e sedi istituzionali adeguate mediante il Centro “Uomini e Foreste”, per governare la complessità degli interessi.

In particolare, per quanto riguarda le attività di gestione forestale da attuare il Gruppo fa riferimento ai seguenti principi:
• mantenere la maggiore funzionalità dei propri popolamenti forestali al fine di consentire, oltre alla produzione legnosa, anche l’erogazione di beni e servizi multifunzionali (e in particolare le funzioni protettiva, ambientale e turistico-ricreativa, conservazione della biodiversità e stoccaggio del carbonio);
• garantire la perpetuità delle cenosi forestali;
• assicurare la crescita reale effettiva dei propri popolamenti forestali attuando tagli che comportino un prelievo di massa legnosa coerente all’accrescimento, anche al fine di garantire il mantenimento o il raggiungimento di livelli di massa legnosa ottimali, contribuendo così positivamente anche al ciclo globale del carbonio;
• porre particolare cura, nella predisposizione dei piani di gestione forestale, nella individuazione e tutela di soprassuoli boschivi particolarmente significativi da assoggettare a regimi selvicolturali particolari, al fine di costituire/mantenere boschi “da seme” o boschi “didattici”, individuando, altresì, eventuali emergenze storiche, naturalistiche e ambientali di particolare rilievo;
• tenere conto, nella gestione dei propri popolamenti forestali, non solo delle condizioni del soprassuolo ma dell’intera biocenosi forestale con riferimento agli aspetti legati alla fauna (anche mediante il rilascio di determinati soggetti arborei o la sospensione delle utilizzazioni in particolari periodi dell’anno) e alla flora protetta o a quella di particolare pregio floristico, cercando di non compromettere le aree di naturale diffusione di determinate specie (salvaguardia di zone umide, ecc.) e comunque mirando a un aumento complessivo della biodiversità;
• accompagnare e supportare gli interventi selvicolturali con un’analisi degli impatti sui popolamenti boschivi al fine di valutarne gli effetti sull’evoluzione futura, prestando attenzione agli accorgimenti atti a prevenire danni al suolo e al soprassuolo;
• pianificare, costruire e mantenere le infrastrutture, quali strade e altre vie di esbosco, in modo tale da assicurare l’efficiente distribuzione di beni e servizi e ridurre al contempo gli impatti negativi sull’ambiente;
• promuovere corsi di formazione, aggiornamento e addestramento per i propri operatori al fine di minimizzare i rischi di incidenti sul luogo di lavoro;
• impegnarsi a non ricevere né promettere tangenti relativamente alla gestione forestale.

LE CERTIFICAZIONI CHE IL COMUNE HA INTENZIONE DI OTTENERE SONO LA

FSC

PEFC

– Che cos’è FSC®

Il Forest Stewardship Council® (FSC®) è un’organizzazione non governativa e non-profit creata nel 1993, che include tra i suoi membri gruppi ambientalisti e sociali, comunità indigene, proprietari forestali, industrie che lavorano e commerciano legno e carta, scienziati e tecnici, che operano insieme per promuovere in tutto il mondo una gestione delle foreste e delle piantagioni che tuteli l’ambiente naturale, sia utile per la gente (lavoratori e popolazioni locali) e valida dal punto di vista economico, in linea con i principi dello sviluppo sostenibile.

I membri di FSC®, oltre 630 nel mondo, sono ripartiti in 3 Camere: una rappresenta gli interessi ambientali, una quelli sociali ed una quelli economici. Il potere di voto è equamente distribuito tra tali Camere ed in modo da bilanciare, in ogni momento, gli interessi dei Paesi del Sud del mondo rispetto a quelli del Nord.

– Che cosa fa FSC®

FSC® ha definito, con il consenso e la partecipazione equilibrata di tutte le parti interessate (stakeholders), l’insieme dei Principi e Criteri di buona gestione forestale di riferimento, basati su rigorosi parametri ambientali e sociali, validi in tutto il mondo.

Inoltre, ha sviluppato uno speciale sistema di certificazione della gestione forestale e della rintracciabilità del legno (Chain-of-Custody, COC), nonché di etichettatura dei prodotti.

Le foreste sono controllate e valutate in maniera indipendente da Enti di certificazione accreditati da FSC® (attualmente quattordici in tutto il mondo), che ne controllano l’operato per assicurarne la competenza e la credibilità.

Allo stesso modo, gli enti di certificazione accreditati controllano e valutano le fasi di lavorazione e commercializzazione dei prodotti forestali per garantire la rintracciabilità degli stessi dalla foresta d’origine, fino al punto vendita. Questi controlli, insieme allo speciale sistema di etichettatura, permettono alle aziende e ai consumatori di identificare il legno e i prodotti legnosi che provengono da foreste gestite in modo corretto e responsabile secondo gli standard FSC®.

La certificazione FSC® può essere adottata da proprietà forestali o aziende del legno, sia singolarmente che in gruppo; in quest’ultimo caso, vi sono evidenti vantaggi organizzativi ed economici, soprattutto per le realtà aziendali di piccole dimensioni.

Che cos’è la certificazione forestale PEFC

La certificazione forestale è una certificazione indipendente, di parte terza e volontaria.

Ciò significa che è l’azienda che decide di certificarsi e di sottoporsi volontariamente ad un controllo da parte di un Ente di certificazione (terzo e accreditato a sua volta).

Esistono due tipi di certificato: uno di “gestione forestale sostenibile” e uno di rintracciabilità dei prodotti a base di legno o derivati detto di Catena di Custodia (CoC).

Nel primo caso si attesta che la gestione di un complesso forestale è svolta nel rispetto di principi e criteri ambientali, sociali ed economici.

La Certificazione della Rintracciabilità dei Prodotti (Chain of Custody), viene invece rilasciata a chi trasforma la materia prima realizzando prodotti finiti semilavorati o componenti; attesta che la materia prima utilizzata proviene da foreste certificate. L’Ente di certificazione valuta, In questo caso, che le procedure adottate dalle aziende, siano tali da garantire la rintracciabilità dei materiali in ingresso certificati nelle diverse fasi della lavorazione, a partire dall’arrivo dei tronchi in segheria fino alla produzione di semi lavorati o addirittura del prodotto finito.

Per poter apporre un logo di “gestione forestale sostenibile” occorre rispettare i principi ed i criteri dettati da uno schema di certificazione riconosciuto a livello internazionale.

Un Ente di Certificazione accreditato dal PEFC e da ACREDIA per la Gestione Forestale Sostenibile e la Catena di Custodia PEFC, valuta la corrispondenza dei processi aziendali alle norme dettate dagli standard.

Dopo la prima visita dell’Ente di Certificazione che serve a verificare che i requisiti minimi richiesti dallo standard siano rispettati, viene rilasciato un certificato che contiene anche un codice identificativo dell’azienda e una autorizzazione all’uso del Logo; ogni anno per il periodo di validità del certificato, l’Ente di certificazione torna in azienda per verificare la corrispondenza dell’operato aziendale agli standard e monitorarne i progressi.

 PEFC e PEFC Italia

Il Programme for Endorsement of Forest Certification Scheme, (PEFC) è uno degli schemi di certificazione forestale attualmente riconosciuti a livello internazionale.  Ad esso partecipano varie iniziative nazionali, fra cui quella Italiana. Lo schema di certificazione forestale PEFC in Europa è fondato su tre principi fondamentali:

1 – il rispetto dei Criteri e degli Indicatori definiti nelle Conferenze Ministeriali per la protezione delle foreste in Europa (Helsinki 1993, Lisbona 1998) che hanno dato avvio al cosiddetto “Processo pan-europeo”;

2 – l’applicazione a livello regionale o di gruppo (anche se è parimenti possibile un’adesione individuale);

3 – le verifiche ispettive e la certificazione affidate ad una terza parte indipendente ed accreditata.

PEFC-Italia è l’associazione che costituisce l’organo di governo nazionale del sistema di certificazione PEFC. La sua composizione, i suoi compiti ed il suo funzionamento rispettano quanto definito nello Statuto.

Oltre a quanto previsto dallo Statuto, il PEFC-Italia:

  1. a) predispone lo sviluppo, l’adozione nonché la modifica delle regole relative al controllo della certificazione di Gestione Forestale Sostenibile (GFS);
  2. b) predispone lo sviluppo, l’adozione nonché la modifica delle regole relative al controllo della certificazione della Chain of Custody (CoC), la “catena di custodia”, dei prodotti legnosi;
  3. c) stipula con le Associazioni Regionali (AR), con i Gruppi Regionali (GR) e con i proprietari i contratti per l’utilizzo del logo PEFC.

Il PEFC Italia opera attraverso la Segreteria. La Segreteria ha il compito di coordinare l’attività dell’associazione e curare l’esecuzione delle deliberazioni dei suoi organi. La Segreteria è diretta dal Segretario Generale del PEFC–Italia. In particolare:

  1. a) procede alla revisione della documentazione secondo le indicazioni del PEFC–Italia;
  2. b) comunica ai richiedenti l’elenco degli Organi di Controllo (OdC) accreditati SINCERT e di quelli che hanno presentato domanda di accreditamento;
  3. c) cura la conservazione e l’aggiornamento del registro dei soggetti certificati;
  4. d) cura la conservazione e l’aggiornamento del registro dei proprietari che aderiscono alla certificazione regionale o di gruppo;
  5. e) cura la conservazione e l’aggiornamento del registro degli utilizzatori del logo PEFC, comunicando i dati al PEFC;
  6. f) offre supporto informativo a tutti i richiedenti (Aziende, AR, GR, OdC, ecc);
  7. g) rappresenta l’unico soggetto delegato a fornire l’interpretazione autentica dello schema PEFC Italia, relativamente a questioni inerenti lo schema e non agli audit di parte terza.

Nel processo di certificazione, il Gruppo garantisce il coinvolgimento di tutti gli stakeholder che a diverso titolo si mostrano interessati alla gestione delle foreste della Riserva di Biosfera. In questo modo le comunità locali hanno la possibilità di essere parte attiva nella gestione del proprio territorio e quindi di collaborare al suo miglioramento.

A tale scopo il Gruppo si è dotato di un sistema di consultazione pubblica all’interno del quale qualsiasi stakeholder (singola persona, associazione o soggetto economico) che “abbia degli interessi legati alla gestione forestale” relativamente all’area certificata possa presentare un’istanza utilizzando MODULO_ISTANZA_RECLAMO  oppure il modulo scaricabile al link: www.parcoappennino.it/pagina.php?id=596

Attenzione Attenzione

Il template di questa pagina non è ancora disponibile.

Nel frattempo, puoi controllare se è stato rilasciata la versione statica

Pagina aggiornata il 03/09/2024

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2

Inserire massimo 200 caratteri
I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra.
Preferenze cookie
Accetto
Rifiuto
Preferenze cookie
Informativa cookie
Nome cookie Attivo

Informativa sui Cookie

Un “cookie” è un piccolo file di testo creato sul computer dell'utente al momento in cui questo accede ad un determinato sito, con lo scopo di immagazzinare e trasportare informazioni. I cookie sono inviati da un server web (che è il computer sul quale è in esecuzione il sito web visitato) al browser dell'utente (Internet Explorer, Mozilla Firefox, Google Chrome, ecc.) e memorizzati sul computer di quest'ultimo; vengono, quindi, re-inviati al sito web al momento delle visite successive. Nel corso della navigazione l’utente potrebbe ricevere sul suo terminale anche cookie di siti diversi (c.d. cookies di “terze parti”), impostati direttamente da gestori di detti siti web e utilizzati per le finalità e secondo le modalità da questi definiti.

Cookie del Titolare

Il sito utilizza solo cookie tecnici, rispetto ai quali, ai sensi dell'art. 122 del codice privacy e del Provvedimento del Garante dell’8 maggio 2014, non è richiesto alcun consenso da parte dell'interessato. Nessun dato personale degli utenti viene in proposito acquisito dal sito. Non viene fatto uso di cookies per la trasmissione di informazioni di carattere personale, né vengono utilizzati c.d. cookies persistenti di alcun tipo, ovvero sistemi per il tracciamento degli utenti. L'uso di c.d. cookies di sessione (che non vengono memorizzati in modo persistente sul computer dell'utente e svaniscono con la chiusura del browser) è strettamente limitato alla trasmissione di identificativi di sessione (costituiti da numeri casuali generati dal server) necessari per consentire l'esplorazione sicura ed efficiente del sito. I c.d. cookies di sessione utilizzati in questo sito evitano il ricorso ad altre tecniche informatiche potenzialmente pregiudizievoli per la riservatezza della navigazione degli utenti e non consentono l'acquisizione di dati personali identificativi dell'utente.  

Disabilitazione dei cookie

Fermo restando quanto sopra indicato in ordine ai cookie strettamente necessari alla navigazione, l’utente può eliminare gli altri cookie direttamente tramite il proprio browser. Ciascun browser presenta procedure diverse per la gestione delle impostazioni. L’utente può ottenere istruzioni specifiche attraverso i link sottostanti.
Salva impostazioni
Preferenze cookie